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Toccata e Fuga
J. S. Bach
Trascrizione e arrangiamento per chitarra: S. Farinoli © 1999
Una riedizione di una famosissima fuga del celeberrimo compositore eseguita in tapping.
Di grande effetto, l'esecuzione è abbastanza semplice per chi ha buona padronanza della tecnica del tapping, mentre
ai novizi di tale sistema di lavoro consiglio un po' di studi appositamente creati nella sezione del sito
dedicata al tapping. Procediamo all'analisi del brano.
- Attenzione al tapping in levare sui sedicesimi: questa è la struttura portante di buona parte del brano, e di conseguenza
è conveniente controllare il tempo durante lo studio con l'ausilio del metronomo. Effettivamente è facile cadere nel tranello
dato dal fatto che il tapping in levare venga accentato maggiormente rispetto alla nota creata successivamente dal pull-off.
Questo può dare la parvenza di suonare sul sedicesimo in battere.
- Alla fine della quinta battuta viene un cambio di sistema, in quanto una serie di quattro note legate fra loro, e suonate dalla mano
sinistra, portano poi a suonare il tapping in battere a partire dalla battuta 6 e fino alla
battuta 12, che termina con la corda a vuoto. Quest'ultima può essere suonata dal pollice della mano destra.
- Da battuta 13 ricomincia il tapping analogo a quello visto nella prima parte, che culmina con la frase finale (ultimi due sedicesimi di battuta 19)
che prevede la doppiatura dell'accordo di Dm un ottava sopra. Questo viene eseguito sempre su di un tempo di semicrome,
ma utilizza note a gruppi di tre. La prima è suonata dalla mano sinistra, la seconda in tapping che lega di nuovo sulla stessa nota.
A livello di studio suonate pure il brano utilizzando suoni puliti ed in seguito quello distorti.
Sappiate che il è stato scritto originariamente per organo liturgico: un buon sistema di imitazione può essere quello di impostare un suono distorto con
un buon attacco, ma senza elevare al massimo il gain. Se possedete un Harmonizer (o Pitch Shiffer), possibilmente stereo, impostate
su di una canale la duplicazione del suono un'ottava sotto, e sull'altro un'ottava sopra. Nel caso l'Harmonizer
sia mono, duplicate il suono una o due ottave sotto. In ogni caso aggiungete poi un buon riverbero stile cattedrale e il gioco è fatto...
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