Se mai qualcosa ha avuto successo
all'interno di un discorso teorico - pratico nella musica, questa è senz'altro
la Scala Pentatonica. Infatti, questa è probabilmente la scala più usata in
assoluto, in quanto ben si adatta ai più disparati generi musicali, dal rock al
pop, dal blues al jazz, dal country addirittura alla musica classica. E' lecito
domandarsi il perchè. Come vedremo, la Scala Pentatonica è un surrogato della
Scala Maggiore che (lo abbiamo visto nella sezione di teoria dedicata alla
costruzione delle scale) si presta ad essere la base di partenza per la
costruzione di tutte le scale. Comparando le due scale, viene da pensare che la
pentatonica ha un carattere più melodico già di per se stessa, in quanto
mostra al suo interno degli intervalli larghi tra alcune note. Inoltre, nella
sua forma minore, è da sempre stata associata all'improvvisazione nel blues,
genitore dichiarato di tutti i generi moderni da cui hanno tratto lezione. E
proprio questa situazione, specialmente per i chitarristi, è stata
adeguatamente sfruttata, al punto che i neofiti dello strumento sembrano essere
più facilitati nell'imparare la fatidica posizione di una pentatonica minore
che non, ad esempio, una serie di accordi seppur semplici. Questo sembrerebbe
ridurre la pentatonica al ruolo di scala basilare. Niente di più sbagliato:
come avremo modo di approfondire su queste pagine, la Scala Pentatonica si
presta a moltissime varianti, siano esse di natura armonica che di pratica
chitarristica...
Costruzione della Scala Pentatonica.
Come primo passo, logicamente, dobbiamo analizzare come nasce la pentatonica.
Occorre avere ben chiaro il procedimento con il quale si possono costruire le
scale e, nel caso vi siano dei dubbi, consiglio vivamente di dare un occhiata
all'apposita sezione prima di continuare.
Due sono i modelli pentatonici di base: la Scala Pentatonica Maggiore e
la Scala Pentatonica Minore.
Per costruire la Scala Pentatonica Maggiore, si parte dalla scala
maggiore relativa alla tonalità. L'esempio, come al solito, viene fatto nella
tonalità di C. Dalla scala maggiore vengono estratti cinque gradi secondo lo
schema seguente:
Scala Maggiore
| C |
D |
E |
F |
G |
A |
B |
C |
| I° |
II° |
III° |
IV° |
V° |
VI° |
VII° |
VIII° |
Scala Pentatonica Maggiore
| C |
D |
E |
|
G |
A |
|
C |
| I° |
II° |
III° |
|
V° |
VI° |
|
VIII° |
Facciamo una analisi della scala. Innanzitutto, e la cosa è ben chiara dal pentagramma, la scala è formata da cinque suoni, da cui
il nome Pentatonica. La sesta nota che vedete nel rigo è la tonica un'ottava sopra, nota di chiusura della scala. La differenza tra
scala maggiore e pentatonica maggiore è che in quest'ultima non sono presenti il quarto e il settimo grado. Ma c'è un altro particolare
interessante, e cioè che, partendo dalla tonica e sommando una serie di intervalli di quinta giusta consecutivi, troviamo le stesse note
che fanno parte della Scala Pentatonica, seppure in ottave diverse. Nel rigo sotto potete osservare questa situazione.

Ora dalla scala di C maggiore saliamo alla relativa minore, quindi alla scala di A minore naturale.
Anche in questo caso le note da estrarre sono cinque, anche se cambiano i gradi ai quali risalgono. Infatti, dalla scala minore si prelevano
il primo, terzo, quarto, quinto e settimo grado.
Scala Minore Naturale
Scala Pentatonica Minore

Il meccanismo, come potete vedere, risulta molto semplice. A questo punto dovreste armarvi di sacrosanta pazienza e,
utilizzando le tabelle sia delle scale maggiori che delle scale minori,
provare a costruire voi stessi le scale pentatoniche nei due tipi (maggiori e minori) in tutte le tonalità. Non è assolutamente difficile, in quanto
dalla scala bisogna solo estrarre i relativi gradi, che potete trovare quì riassunti:
Scala Pentatonica Maggiore
I° - II° - III° - V° - VI°
Scala Pentatonica Minore
I° - III° - IV° - V° - VII°
Chi invece vuole dedicare un po' più di tempo, con dei risultati sicuramente più evidenti, dovrebbe
operare a memoria i calcoli degli intervalli in ognuna delle tonalità di entrambi i modi.
Dopo tutta la parte teorica, per altro, come sempre, necessaria, possiamo arrivare a suonare le scale pentatoniche.
Vedrete che il sistema di lavoro e di studio, se giustamente seguito, vi porterà in breve tempo ad assimilare
le scale sia in termini di diteggiature, che,come vedremo, saranno definite con il termine box, sia a livello
di tecnica strumentale e, come passo immediatamente successivo, di applicazione armonica nell'improvvisazione.

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