|
Come potete vedere dal
grafico della scala, viene utilizzata la seconda posizione. Bisogna quindi
posizionare la mano sinistra al secondo tasto, in modo da poter suonare con
l'indice (1) il secondo tasto, con il medio (2) il terzo, con l'anulare (3)
il quarto e infine con il mignolo (4) il quinto tasto.
L'esecuzione della scala è fatta partendo dalla tonica più bassa. Nel box
1 questo fatto si traduce con il suonare il quarto dito sulla sesta corda.
Essendo in tonalità di A, suoniamo quindi la nota A sul quinto tasto della
sesta corda con il mignolo. La nota successiva la troviamo sulla quinta
corda con il secondo dito, dopo di che suoneremo la nota premuta dal quarto
dito, sempre sulla quinta corda. In pratica, si sale dalla tonica più
bassa fino alla nota più alta della diteggiatura (il quarto dito sulla
prima corda, che in questo caso è anche la tonica alta), per poi
ridiscendere alla nota più bassa, cioè il secondo dito sulla sesta corda,
tornando infine alla tanica bassa. Il meccanismo non è assolutamente
difficile, ma comunque, per essere preciso, voglio aggiungere anche
l'intavolatura dell'esecuzione che potete vedere qui sotto.
Non dimenticate di utilizzare la pennata alternata e di eseguire le scale usando un tempo
abbastanza basso: avremo modo di lavorare sulla velocità tra poco. Le altre diteggiature
devono essere suonate con lo stesso sistema. Ricordate che la tonica più bassa non è necessariamente sulla
sesta corda, e quindi fate sempre riferimento alla corda dove, appunto, è situata la tonica più bassa.
Nei due box seguenti, la tonica più bassa è sulla sesta corda (box 2) e sulla quarta (box 3).


Attenzione nel box 4. Sulla terza corda, il primo dito è tra parentesi: infatti,
se notate la posizione indicata (la decima), il dito si trova indietro al nono
tasto, mentre l'anulare suona in posizione, cioè al dodicesimo tasto. In questo caso allargate solo l'indice senza comunque spostare la mano,
le cui dita suonano normalmente in decima posizione.
Seguite scrupolosamente la diteggiatura indicata.


Scala Pentatonica di C Maggiore.
A questo punto il procedimento è chiaro e possiamo vedere quindi le diteggiature
della Scala Pentatonica Maggiore. Come esempio ho preso la tonalità relativa maggiore
di quella minore precedente, e quindi la tonalità di C maggiore. Le note da suonare
sono le stesse, anche se cambiano le toniche, e quindi sono diverse
anche i punti di partenza e di arrivo. Valgono perciò le regole già viste.
L'intavolatura, abbinata al box 1, vi aiuterà ancora, ma solo nella prima diteggiatura.

Trasportare nelle altre tonalità
Voglio semplicemente ricordare come sia tutto sommato semplice trasportare
le diteggiature di una scala sulla tastiera della chitarra al fine di
suonare in tonalità diverse. Infatti, la presenza evidenziata nelle diteggiature
della tonica serve anche ad avere un riferimento costante per la trasposizione
tonale. Per fare un esempio, se dovete esercitarvi sulla pentatonica minore di E,
è sufficiente che abbinate i vari box facendo combaciare i numeri in blu (cioè le
toniche) con i tasti e le corde su cui di trovano le note E. Potete vericare il
procedimento analizzando i box della pentatonica minore di E che trovate subito sotto.
Chi non conosce perfettamente le note sulla tastiera può consultare la guida
della tastiera, dove vengono visualizzate tutte le note dello strumento.
Vi posso infine consigliare di suonare le scale pentatoniche in tutte le tonalità, magari sfruttando
gli esercizi che trovano nelle pagine seguenti.
Scala Pentatonica di E Minore

|