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Sicuramente la tecnica più diffusa sulla chitarra è quella della pennata alternata, che in inglese, come già avrete capito,
prende il nome di alternate picking. Sostanzialmente la pennata alternata viene a sviluppare
un movimento del plettro, appunto, alternato giù e sù. Viene usata praticamente in tutte le situazioni in cui sia opportuno
lavorare sulla velocità e sul controllo del movimento della mano destra.

La pennata alternata può essere vista ai due modi diversi a seconda del movimento che il plettro
attua nel pennare in un senso o nell'altro sulle corde. Possiamo distinguere la pennnata interna,
che prevede il movimento del plettro alternato all'interno di una coppia di corde, come si può facilmente
notare nell'esempio che vediamo subito sotto. In ogni coppia di note, quella che viene suonata con la pennata in giù
è sempre nella corda inferiore alla corda della nota suonata con la pennata in sù.

L'altro caso di pennata alternata vede il plettro suonare esternamente alle corde, con un movimento quindi definibile come
pennata esterna. Osservando l'esempio in partitura sottostante,
notate come la pennata in giù venga fatta sulla nota in una corda superiore rispetto alla successiva pennata in sù,
eseguita sulla corda inferiore alla precedente.

Nel caso il plettro lavori solo su di una singola corda a pennata alternata... è l'esempio più indicativo della pennata alternata stessa.
Solitamente, suonando a pennata alternata su note singole si utilizza l'insieme completo di queste tecniche. Nel caso si suoni su più corde simultaneamente,
come nel caso degli accordi, il plettro lavora a pennata alternata normale. Potete sviluppare la tecnica della pennata alternata sia su note singole,
nella sezione dedicata agli studi di coordinazione e velocità, ma anche sugli accordi, nella sezione dedicata allo sviluppo
della ritmica.
Gli armonici artificiali sono ottenuti grazie ad una particolare combimazione tra la nota suonata ed uno dei suoi armonici.
Sono vari i modi con cui si suonano questo tipo di armonici, e possiamo vederne ora qualche esempio, che, per facilità di
comprensione, faremo su di una nota sola.
Nel primo esempio, l'armonico viene creato dal dito indice della mano destra un ottava sopra la nota diteggiata, in questo caso la nota A
al secondo testo, terza corda. In pratica occorre appoggiare sul quattordicesimo ferretto (quello che delimita il quattordicesimo tasto) il dito
medio della mano destra. Ricordate che bisogna semplicemente appoggiare senza premere sul tastino la corda che toccate.
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A questo punto, il dito pollice (sempre della destra) suona la corda in questione pizzicandola appena dietro a dove si posato il medio. Appena la corda viene suonata, il medio rilascia la posizione,
con un movimento anche minimo sopra la corda stessa.
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Tecnica simile nel secondo caso, dove l'armonico viene ottenuto sempre dal dito indice, ma viene poi suonato dal plettro, tenuto tra il pollice ed il medio della destra.
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Un metodo molto usato, specialmente in ambito rock, consiste nel suonare la nota (sempre il A come esempio) e provocarne l'armonico artificiale
plettrando si la corda, ma toccandola anche con il bordo del pollice che tiene il plettro in prossimità
dell'armonico stesso sulla terza corda.
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Altra tecnica d'uso comune. Consiste nel tirare letteralmente una corda, aumentandone così la tensione in modo tale da
innalzare la nota di uno, due o tre semitoni (in alcuni casi anche a quattro). Vediamo come ottenere il bending.
Come pratica, proviamo ad innalzare un nota di un tono. La difficoltà principale, specialmente per i neofiti di questa
tecnica, è quella di sapere dove fermare la spinta che il dito deve dare sulla corda. Per questo motivo, il primo lavoro è quello di sentire la nota di arrivo
del bending.
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Nell'esempio, suonate prima la nota D sulla terza corda, poi il E sulla seconda, memorizzandone il suono.
Ora premete forte il terzo dito di nuovo sulla nota D e appoggiate anche il secondo dito nel tasto precedente, sulla stessa corda. Questo dito
ha il compito di aiutare l'anulare durante la spinta verso l'alto che questo darà alla corda per innalzarne la tonalità.
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Ricordate sempre di aiutare il dito che esegue il bending appoggiandone quello precedente, in modo tale da avere più
potenza e precisione nel tirare la corda stessa. Mantenendo le stesse caratteristiche di esecuzione,
suonate in punti diversi della tastiera l'esercizio visto sopra. Solitamente, il bending viene fatto spingendo
il dito verso l'alto quando è fatto su prima, seconda e terza corda. Più raramente viene spinta la quarta o, meno ancora
quinta e sesta corda: nel caso venga fatto, la spinta su queste corde è verso il basso.
E' un termine questo che risulta ambiguo, in quanto utilizzato per identificare due metodi sostanzialmente simili tra loro, ma con un effetto sonoro
completamente differente. Quello che li accomuna è il modo di utilizzare sia il plettro che una (o più) dita della mano destra. Come scrittura, oltre al simbolo
di pennata trovate anche il nome del dito della mano destra. Analizziamone i due casi.
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Nell'esempio 1 possiamo vedere il chicken picking abbinato ad una serie di note ad ottavi, dove la pennata in giù esegue
quella in battere, mentre la nota in levare viene suonata da un dito della mano destra, che solitamente è il medio. La sonorità di questa tecnica
mette in evidenza il tocco diverso dato dal dito in confronto al plettro, specialmente ad alte velocità di esecuzione e su note uguali in altezza.
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L'esempio 2 mostra come le note suonate dalla pennata in giù siano suonate contemporaneamente anche dal dito medio
della mano destra: il suono che ne esce è un misto tra la nota effettiva e un rumore particolare, simile ad uno "skuaw". Entrambe queste tecniche sono di solito utilizzate nella musica country.
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