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Osservando le
caratteristiche dei gradi di una scala, possiamo dedurre che il VII°
assume il ruolo di sensibile, deve cioè concludere la sequenza sulla
tonica (vista come VIII°). Questo avviene quando il VII° si trova ad un
semitono di distanza dalla tonica. Nella smn, però, la distanza tra il
VII° e l' VIII° è di un tono, e quindi si viene a perdere il ruolo di
sensibile. Per questo motivo, nei secoli scorsi, i compositori optarono
per l'innalzamento di 1st del VII° della smn, venendo così a creare la
Scala Minore Armonica (abbreviata in sma).
Volendo comparare la smn con la sma notiamo che la differenza è quindi
solo nel VII°, che risulta essere innalzato di 1st. Osserviamo la scala
minore naturale di LA e la scala minore armonica di LA.
Possiamo anche comparare la SDM di LA con la sma di LA. Notiamo che il III°
e il VI° della scala maggiore vengono abbassati di 1st nella scala minore
armonica.
Costruite le scale minori armoniche in tutte le tonalità e comparatene le
sequenze con la tabella apposita.
Sempre nei secoli scorsi, i compositori notarono che l'intervallo di tono
e mezzo che si creava tra il VI° e il VII° della sma risultava essere
troppo elevato per l'intonazione della voce umana: decisero quindi di
alzare di 1st anche il VI°, creando così una nuova scala che viene
definita Scala Minore Melodica, la quale può essere abbreviata per
comodità in smm. In questo tipo di scala, il VII° grado mantiene
sempre il ruolo di sensibile, in quanto si trova ad un semitono di
distanza dalla tonica. I compositori ritennero anche che, nel senso
discendente, la sensibile (cioè il VII°) non avesse più bisogno di 1st
obbligato tra questa e la tonica, e perciò la smm, in senso discendente,
prende le stesse note della smn della stessa tonalità, come possiamo
vedere nell'esempio, che ci indica la scala minore melodica di LA ascendente e discendente:
Bach approfittò della scala minore melodica mantenendo le alterazioni della scala minore melodica
anche in senso discendente, da qui la Scala Bachiana:
Nella musica moderna, la scala minore melodica viene mantenuta tale anche
in senso discendente (nello stesso sistema già adottato da Bach), e
prende il nome di Scala Minore Melodica Jazz, oppure Real Minor
Melodic, anche se per convenzione viene semplicemente detta Scala
Minore Melodica. Quando nella musica moderna si parla di smm, quindi, si
intende la sequenza di intervalli mantenuta uguale anche in senso
discendente.
Confrontando la smn di LA con la smm (ovviamente sempre di LA), notiamo che in quest'ultima il VI° e il
VII° risultano alzati di 1st.
Confrontando la SDM di LA con la smm di LA, notiamo che la sola differenza è nel III°,
che risulta abbassato di 1st nella scala minore melodica.
Anche per la scala minore melodica vi consiglio di esercitarvi nella sua
costruzione, controllandone poi i risultati nella apposita tabella.
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