La tecnica della ripetizione metronomica del delay è largamente usata per creare brani dalle caratteristiche particolari. Come visto sopra, la taratura del delay (espressa in millisecondi su ogni ripetizione) pone le ripetizioni nei vari sedicesimi della battuta. Vediamo come è possibile calcolare i valori.
Come esempio valutiamo un tempo di metronomo di Quarto=120. Il primo passo da fare è di trasformare il tempo metronomico in millisecondi, secondo questa divisione:
60.000 : 120
La prima cifra dà i millisecondi contenuti in un minuto, mentre la seconda è il tempo di metronomo. Il risultato ci dice quanti millisecondi dura il movimento da quarto: 500.
Ora bisogna dividere in quattro parti la cifra 500 per assegnare il valore dei sedicesimi e degli ottavi: 500:2 = 250 (l'ottavo in levare); 250:2=125 (il primo sedicesimo in levare).
Per trovare l'ultimo sedicesimo si somma 250 + 125, che dà 375. In questo modo troviamo le tre ribattute sui sedicesimi che possiamo programmare (il primo sedicesimo in battere è coincidente alla nota reale, quindi il valore è 0). Il numero 60.000 è un dato fisso, in quanto il metronomo è calcolato sempre in battiti al minuto, e quindi per fare qualsiasi calcolo di questo tipo si deve dividere 60.000 per il tempo metronomico. Nell'esempio che stiamo vedendo, l'impostazione vista ci dà questo specchietto:

0
nota reale
1° sedicesimo
in battere

125
prima ribattuta
2° sedicesimo
in levare

250
seconda ribattuta
ottavo
in levare

375
terza ribattuta
4° sedicesimo
in levare

Per avere la ribattuta del delay sull'ultimo sedicesimo della quartina, dovremo quindi programmare il delay sui 375ms. Molte apparecchiature hanno la suddivisione dei millisecondi in pari (cioè 0,2,4,6,8 ecc.) e di conseguenza si arrotonda alla cifra superiore o inferiore (nell'esempio sopra si programma 374 oppure 376). La differenza di 1ms non influisce assolutamente sul time.
Un sistema analogo a quello sopra descritto è stato usato da Nuno Bettencourt nell'esecuzione del brano di sola chitarra e drum machine (batteria elettronica) "Flight of the wounded bumblebee", inciso nell' album degli Extreme "Pornografitti" (1990). La velocità del metronomo è di Quarto=204: Bettencourt suona ad ottavi utilizzando un delay a ribattuta singola programmata sull'ultimo sedicesimo (approssimativamente 222ms), ed effettivamente il risultato è sorprendente.

Nel pentagramma potete leggere il responso sonoro dell'esecuzione, mentre nell'intavolatura si nota chiaramente la parte effettivamente suonata.
Vediamo un altro procedimento simile, usato questa volta da Edward Van Halen nel Live "Right Here, right now" (1991) dei Van Halen. La parte in questione è all'interno del brano "316". In questo punto il tempo di metronomo è di Quarto=116, e anche stavolta la ripetizione è sull'ultimo sedicesimo: il delay viene quindi programmato a 388ms, con ribattuta singola.
Van Halen suona in hammer-on con la mano sinistra, alzando il potenziometro del volume della sua chitarra ad ogni nota (l'esecuzione è ad ottavi).

Nel rigo a pentagramma abbiamo il responso sonoro, mentre nell'intavolatura abbiamo l'effettiva parte suonata dal chitarrista olandese.
Il tempo del delay che un'apparecchiatura è in grado di offrire varia molto da modello a modello. Nella maggior parte dei casi il delay che è possibile ottenere non supera i due secondi, anche se alcune apparecchiature superano questo limite. A tempi superiori si può già parlare di campionamento, che è un termine che indica la capacità di un'apparecchiatura di registrare un suono (si dice appunto campionare). Sono comunque strumenti utilizzati in studio, generalmente non proprio chitarristici. Si può comunque "giocherellare" anche con queste macchine: programmando un delay ad esempio di 4 secondi, questo campiona la parte suonata per appunto 4 secondi. Se facciamo ripetere ciclicamente questa frase, è possibile suonarci sopra, dando così la sensazione che siano due chitarre a suonare. Può essere utile magari anche in fase di studio, per provare a suonare magari sopra una sequenza di accordi campionata e ripetuta dal delay.
Voglio infine ricordare che un po' di delay non guasta mai. Generalmente un delay impostato sui 400-600ms, con un feedback abbastanza corto (nell'ordine delle due - tre ripetizioni) ma, soprattutto, con un effect level basso, è conveniente usarlo nella maggior parte dei suoni che non richiedono una specifica taratura per il delay stesso. Amalgamato al riverbero crea ambiente al suono dry della chitarra, che, se regolato nelle giuste dosi, non disturba durante l'esecuzione con gli altri strumenti. Evitarne al limite l'uso nel caso si debbano suonare delle parti ritmiche dove la chitarra deve risultare pulita a livello di suono: in questi casi il delay potrebbe controbattere ritmicamente.
Nella prossima sezione analizziamo un'altro degli effetti maggiormente utilizzati, il riverbero.


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