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Armonizzazione
dei gradi della scala maggiore
Armonizzazione
degli accordi a tre voci
Per costruzione di un
accordo si intende l'armonizzazione dei gradi di una scala, sviluppati in
sovrapposizione secondo la regola della costruzione per terze. Questo
sistema, trattato nella sezione delle triadi,
è usato già dai secoli scorsi nelle opere dei grandi compositori e può essere adattato ai modi
della scala. Quindi l'accordo risulta un insieme di note sovrapposte, e
quindi suonate simultaneamente, che hanno affinità tra loro. Le leggi
dell'armonia classica indicano la costruzione di un accordo per intervalli
di terza, che di base creano quattro tipi di triade (maggiore,
minore, diminuita e aumentata). Esercitatevi a fondo
sulla costruzione delle triadi le quali, specialmente nella musica moderna
(di qualunque genere essa sia), vengono utilizzate non solo a livello
armonico (e quindi di accordi), ma anche nell'esposizione di temi melodici e
assoli strumentali.
La triade viene formata dal I°,
III° e
V° della
scala. Questo accordo è anche definito "a tre voci"
(da qui il termine triade) ma, come vedremo, l'armonizzazione
permette anche di costruire accordi "a quattro voci" (quadriadi) o
più. Per ora ci interessa vedere come potere armonizzare a tre voci la
scala diatonica maggiore di C, utilizzandone i modi. Dobbiamo sempre tenere
presente che, partendo dalla tonica bisogna sovrapporre le note ad
intervalli di terza. Se osservate il rigo subito sotto, potete verificare il procedimento.
Alla nota C, primo grado del modo ionico di C maggiore, viene sovrapposta la sua terza, che in
questo caso è la nota E. L'intervallo che intercorre tra le due note è di terza maggiore.
Alla nota E dobbiamo sovrapporre la sua terza, rimanendo sempre nell'ambito del modo ionico,
ottenendo così la nota G. Raggruppando tutte e tre le note, formiamo la triade di C maggiore.

Ora possiamo armonizzare la scala di C maggiore,
suddivisa nei sette modi che abbiamo visto nella pagina precedente. Il sistema di
armonizzazione è ovviamente per terze, e creeremo quindi un accordo a tre voci, cioè la triade, per ogni modo della
scala. Nella tabella, vedete (ogni riga è un modo):
- il grado da cui viene costruito il modo;
- il rigo con le note della scala e il relativo accordo;
- le note dell' accordo;
- gli intervalli che caratterizzano la struttura dell'accordo;
- la sigla in notazione anglosassone.
| grado |
scala |
acc |
note |
intervalli |
sigla |
|
I°
|

|
C - E - G |
I° - III° - V° |
C |
|
II°
|

|
D - F - A |
I° - bIII° - V° |
Dm |
|
III°
|

|
E - G - B |
I° - bIII° - V° |
Em |
|
IV°
|

|
F - A - C |
I° - III° - V° |
F |
|
V°
|

|
G - A - B |
I° - III° -V° |
G |
|
VI°
|

|
A - C - E |
I° - bIII° - V° |
Am |
|
VII°
|

|
B - D - F |
I° - bIII° - bV° |
Bdim |
Le sigle degli accordi maggiori sono visualizzate nel nome della nota tonica (C = accordo di C maggiore), mentre in un accordo minore
troviamo accanto al nome dela tonica una m minuscola (Dm = accordo di D minore). E' possibile
trovare anche la dicitura dell'accordo minore con il simbolo - (meno, che indica appunto il minore)
accanto al nome della tonica. Il termine dim significa diminuito, e può anche essere scritto come mb5.
Avrete senz'altro notato che armonizzando a tre voci la scala maggiore, si ottengono tre modelli di accordo:
- triade maggiore posta sul modo ionico (primo grado della scala), lidio (quarto grado) e misolidio (quinto grado);
- triade minore posta sul modo dorico (secondo grado), frigio (terzo grado) ed eolio (sesto grado);
- triade diminuita posta sul modo locrio (settimo grado).
Armonizzazione
degli accordi a quattro voci
La costruzione di un accordo per terze può essere ampliata aggiungendo ai tre gradi che formano la triade un ulteriore
nota, superiore di un intervallo di terza al quinto grado. L'armonizzazione dell'accordo risulta in questo sistema a
'quattro voci'.
Prendendo come esempio il modo ionico e la sua triade (C, E e G), possiamo quindi sovrapporre
la nota che nella scala di C ionico si trova una terza sopra la nota G, e quindi la nota B, settimo grado del modo ionico. Questo ragionamento vale ovviamente per tutti i modi.
L'accordo che ne risulta avrà una sigla diversa, secondo la tabella vista sotto.
| grado |
scala |
acc |
note |
intervalli |
sigla |
|
I°
|

|
C-E-G-B |
I°-
III°-V°-VII° |
Cmaj7 |
|
II°
|

|
D-F-A-C |
I°-bIII°-V°-bVII° |
Dm7 |
|
III°
|

|
E-G-B-D |
I°-bIII°-V°-bVII° |
Em7 |
|
IV°
|

|
F-A-C-E |
I°-III°-V°-VII° |
Fmaj7 |
|
V°
|

|
G-A-B-F |
I°-III°-V°-bVII° |
G7 |
|
VI°
|

|
A-C-E-G |
I°-bIII°-V°-bVII° |
Am7 |
|
VII°
|

|
B-D-F-A |
I°-bIII°-bV°-bVII° |
Bm7b5 |
Occorre analizzare ora le
sigle degli accordi a quattro voci, in modo da comprenderne appieno anche la
loro costruzione armonica. L'aggiunta del settimo grado alla triade porta a
quattro le famiglie di accordi ottenibili dall'armonizzazione modale della
scala maggiore, ognuna delle quali è identificata come specie. Nella
sigla dell'accordo troviamo il numero sette, che indica appunto la settima.
1) Quando la settima è maggiore (nel senso che crea un intervallo di settima
maggiore con la tonica), accanto al nome dell'accordo viene aggiunta la
denominazione maj7, che è un'abbreviazione del termine inglese
major, cioè maggiore. Bisogna soffermarci a fare un po' di chiarezza a
causa di alcune controversie nate proprio sulla denominazione
dell'accordo maj7. Infatti, dopo la seconda guerra mondiale, iniziarono a
circolare in Italia le partiture americane sulle quali si poteva trovare la
traduzione letterale della sigla dell'accordo. Il termine maj venne così
associato al + e la sigla veniva tradotta, facendo l'esempio in C, come DO7+
oppure DO+7. Il simbolo + indica però il # e quindi, erroneamente, quando
si trovava sulla parte originale la sigla C+7 ( che in inglese indica
l'accordo di C7 con la quinta diesis), questa veniva poi tradotta uguale, e
chi suonava l'accordo lo suonava come Cmaj7, creando così delle stonature
non proprio indifferenti al resto della song. Ricordate quindi che il
termine + accanto al nome dell'accordo indica l'alterazione del quinto
grado. Purtroppo ci sono in commercio ancora molte partiture con questo
genere di errore e sta all'esecutore capirlo.
2) Quando la settima è minore, e per questo crea un intervallo di
settima minore con la tonica, viene aggiunto alla sigla dell'accordo il solo
numero 7. Nella scala maggiore , la settima è quindi minore (o bemolle) sia
sui tre accordi m7 (modo dorico, frigio ed eolio), sia sul modo misolidio
(accordo di settima), sia sul m7b5 (modo locrio).
3)La sigla maj7 a volte è sostituita dal simbolo .
E' possibile che negli accordi minori il temine m possa essere
sostituito da min (ad esempio Dmin7) o da -7 (per
esempio A-7), anche se il significato è lo stesso.
Nell'accordo min7b5, la sigla può essere anche il simbolo , che si legge semidiminuito.
Possiamo riassumere il tutto nella tabella seguente, dove sona elencate le
quattro specie di accordo che nascono dall'armonizzazione a quattro voci
della scala maggiore. Notate come l'accordo di settima più importante sia
quello che nasce sul modo misolidio: la sua caratteristica è quella di
trovarsi armonicamente al centro della tonalità (su questo accordo è
possibile avere il maggior numero di armonizzazioni possibili), quindi di
dominare rispetto alle altre specie di accordo. Da qui il termine
"settima di dominante". Queste le quattro specie di settima:
|
Specie |
Sigla
( in ton. di C ) |
Gradi sui quali
è posto l'accordo |
Scala
di derivazione |
Modo |
|
I |
G7 |
V° |
Misolidio
|
SDM |
|
II |
Dm7
Em7
Am7 |
II°
III°
VI° |
Dorico
Frigio
Eolio
|
SDM |
|
III |
Bm7b5 |
VII° |
Locrio
|
SDM |
|
IV |
Cmaj7
Fmaj7 |
I°
IV° |
Ionico
Lidio
|
SDM |
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