Ex. 4
La fase di lavoro che affronteremo ora prevede uno studio più approfondito delle sostituzioni armoniche, operando sempre con il sistema analizzato nel precedente esercizio. Sull'accordo di Dm e di G7 vediamo una sostituzione con le rispettive triadi poste una quinta sopra, che sono la triade di Am (su Dm7) e quella di Dm (su G7). Infine, sull'accordo di Cmaj7 suoniamo la triade di G.
E' utile analizzare la relazione che esiste tra gli accordi base e le triadi sostitutive, in quanto ci permette di capire come, in questo caso, il concetto di sostituzione non sia nient'altro che una sorta di abbellimento dato dalle note che compongono la triade all'accordo di base. Osservate il grafico seguente, e vedrete come ogni accordo guadagna in sonorità se uno strumento lavora con questa tecnica.

Accordo
Note
Triade
Note
Armonia
Dm7
D - F - A - C
Am
A - C - E
Dm7/9
G7
G - B - D - F
Dm
D - F - A
G7/9
Cmaj7
C - E - G - B
G
G - B - D
Cmaj7add9
Osservando le colonne da sinistra a destra possiamo vedere: l'accordo base, le note che lo compongono, la triade sostitutiva, le note che compongono la triade, l'armonia effettiva che viene a crearsi dalla sovrapposizione della triade sull'accordo base. A questo punto possiamo provare l'esempio analizzato.

Ascolta il file mp3 di esempio.


Ex. 5: pedale di Dm7

E' molto utile sperimentare varie diteggiature seguendo il sistema appena analizzato, considerando però che le triadi dovrebbero essere suonate sulle prime corde. Questo quando si armonizza su di una base suonata da altri strumenti, in quanto le note acute tendono a farsi sentire con più facilità nel registro alto della gamma sonora.
Negli esempi che andiamo a vedere ora proviamo a lavorare su di un pedale di Dm7. Quando l'accordo sul quale si suona ci concede abbastanza spazio, ad esempio otto o più battute consecutive sullo stesso accordo, è possibile adattare in pratica qualunque triade della tonalità madre. Ricordo che nel nostro esempio consideriamo l'accordo di Dm7 come modo dorico, e quindi facente parte della tonalità madre di C maggiore. Bisogna comunque valutare le triadi più consoni, come ad esempio quella di F, Am e Em, mentre quelle di C, G e Bdim sarebbero meno indicate. Voglio sottolineare "sarebbero", in quanto un accordo m7 accetta bene o male qualunque sostituzione, sempre considerando il pedale di base, e quindi l'uso di una triade piuttosto che un'altra sarà poi dettata dal gusto dell'esecutore.
Potete sperimentare le vostre idee utilizzando la base in formato mp3.
In questo primo esempio di pedale potete vedere come le triadi si intersecano fra loro creando una successione armonica interessante, anche sotto l'aspetto ritmico.

Ascolta il file mp3 di esempio.


Ex. 6: pedale di Dm7

In questo caso vediamo come lavorare sulla ritmica armonizzando le triadi sulle prime tre corde, sempre secondo lo schema del precedente esercizio, sulla base costituita da un pedale in Dm7. I movimenti delle triadi sono sempre vicini, e questo lo si può notare osservando le note al canto sulla prima corda di ogni diteggiatura, note che si trovano quasi sempre in successione scalare. Questo sistema permette di avere più coerenza tra le varie diteggiature, in quanto lo scorrere dell'armonia risulta più omogenea.
Nella partitura, le diteggiature dell'ultima battuta le trovate nel riquadro.

Ascolta il file mp3 di esempio.


Ex. 7: pedale di Dm7

Questa ritmica in stile funky è tipica dell'accompagnamento a triadi. Dopo i due sedicesimi stoppati di introduzione, le triadi vengono suonate utilizzando una pennata decisa, in modo da risaltare rispetto alla base strumentale. Le triadi che compongono la terzina di quarti nella seconda battuta devono essere suonate con un tocco più leggero. In questo modo si differenziano in dinamica le due parti.

Ascolta il file mp3 di esempio.


Ex. 8: pedale di Dm7 - Uso del delay #1

Gli ultimi due esempi di questa pagina devono essere suonati utilizzando un delay impostato nei modi che tra breve descriveremo. Lo scopo è di suonare una ritmica che venga "abbellita" dall'uso di questo effetto, regolato a tempo con la velocità del brano.
In questo esempio utilizziamo le triadi suonando in levare di ottavo sul movimento, con il delay impostato a 545ms. Considerando la velocità del brano di 110bpm, il delay suona in pratica a quarti. Questo risultato è ottenuto con la regola spiegata nella sezione dedicata all'uso del delay, e opportunamente adattata al nostro caso. Inoltre dovrete impostare il livello dell'effetto abbastanza alto, in modo che abbia praticamente lo stesso volume del suono dry (originale), e il feedback a quattro ripetizioni a volume calante.
Come potete vedere dalla partitura, si suona una triade a battuta. Se ascoltate l'esempio audio vi sembrerà però di sentire più triadi suonate in ogni battuta, mentre in realtà solo la prima è suonata: le altre sono le ripetizioni del delay. Dato che la triade viene suonata in levare di ottavo, anche le ripetizioni del delay si ripetono in levare.

Ascolta il file mp3 di esempio.


Ex. 9: pedale di Dm7 - Uso del delay #2

Ora lavoriamo sulle triadi suonandole in arpeggio ad ottavi, nel modo indicato in partitura, impostando il delay a 408ms, con il feedback a una ripetizione e sempre il livello alto dell'effetto. Considerando il metronomo della base di 110ms, il delay ribatte ora sul quarto sedicesimo. Nell'esecuzione fate attenzione a staccare tutte le note, in modo da dare spazio alle ripetizioni del delay, che si intersecano nei sedicesimi in levare.

Ascolta il file mp3 di esempio.



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