Note singole e Accordi

Unendo i due sistemi precedenti, note singole e accordi, possiamo lavorare con una tecnica per così dire "ibrida", che unisce in pratica i due sistemi. Per questo vediamo una serie di esercizi che, occorre farne una premessa, son fini a se stessi e difficilmente utilizzabili nell'interpretazione reale in un brano. Ma l'utilità di questi studi può e deve essere l'allenamento pratico e mentale a suonare pensando a note singole e accordi nello stesso momento, cosa non semplice a farsi, e che spesso vengono usati insieme durante un esecuzione funky.
Suonate molto lentamente questi esercizi (le solite regole sull'approccio allo studio valgono sempre), valutandone in seguito la loro importanza.

Ex. 1

La scala sulla quale dovremo lavorare è quella di E misolidio . Questa ben si adatta all'accordo base che abbiamo già utilizzato nella pagina precedente. Come vedete, la sequenza di note viene ad interrompersi sui due G finali, che risaltano la nona alterata dell'accordo, seguiti da una pausa di ottavo.


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Ex. 2

Come nell'esercizio precedente, cambiando però i due sedicesimi finali, che verranno suonati interamente sull'accordo di E7#9. E' proprio questo il punto critico, e cioè il fatto di passare da una succesione di note singole (la scala, in pratica), ad un accordo. I problemi possono essere nel tenere il ritmo: un classico difetto può essere quello di rallentare per dare tempo alle dita di formare la diteggiatura. Solo la pratica aiuterà chi si trova ad affrontare questo tipo di problema, per altro molto comune.


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Ex. 3

Nella seconda parte della battuta ci differenziamo rispetto al precedente esempio. Infatti suoniamo in questo caso una serie di cromatismi sul terzo movimento che porteranno poi all'accordo di E7/9/G#, diteggiato come in partitura. La difficoltà del cambio può essere ridotta facendo un portamento tra la nota A (2a corda, 10° tasto, ultimo sediceso del terzo movimento) e la nota B (2a corda, 12° tasto, primo sediceso del quarto movimento), facente parte quest'ultima della diteggiatura dell'accordo di E7/9/G#.


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Ex. 4

Utilizziamo questa volta due accordi in battere sul secondo e sul quarto movimento. Osservate come le note della scala diano un effetto completamente diverso se prese separatamente, ma leghino ritmicamente suonando tutta la parte. Le diteggiature degli accordi proposti sono ridotte all'essenziale e non comprendono la tonica, dando così un sound più aperto che ben si integra con il resto della frase.


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Ex. 5

Una piccola variazione rispetto al precedente esempio. Le note del primo movimento si trovano questa volta sulla 5a corda, mentre sul quarto movimento troviamo l'accordo di F7/9 che scende di un semitono a E7/9.


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Ex. 6

In questo ultimo esempio gli accordi sono messi sui movimenti esterni della battuta (primo e quarto movimento). La particolare sonorità viene a sentirsi nella ripetizione continua della battuta, in quanto gli accordi formano un insieme unico collegando le battute in sequenza.


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