Gli arpeggi diminuiti: esercizi

Abbiamo visto come si può ricavare da una scala diminuita un arpeggio diminuito, e che questo rimane indifferente al fatto che la scala da cui si ricava sia diminuita t-st o st-t. Mantenendo sempre gli stessi intervalli possiamo valutare un solo tip di arpeggio diminuito. Successivamente vedremo come però questo si adatti a situazioni armoniche differenti, definendone a seconda dei casi particolari aspetti melodici.
Gli arpeggi diminuiti seguono la stessa regola vista per le scale diminuite che racchiude in tre gruppi principali le nostre dodici note. Abbiamo quindi tre arpeggi diminuiti, ciascuno dei quali è formato da quattro note che possono essere considerate ognuna come tonica. Ecco i tre gruppi:

  • arpeggio diminuito di C, Eb, F# e A
  • arpeggio diminuito di C#, E, G e Bb
  • arpeggio diminuito di D, F, G# e B
Passiamo quindi a vedere una serie di esercizi sugli arpeggi diminuiti.


Ex. #1

La classica diteggiatura di un arpeggio, in questo caso in tonalità di C (o Eb, F#, A), la cui diteggiatura può partire dal 2° tasto, dal 5°, 8°, 11°, 14° eccetera. Osservate bene anche la posizione delle dita.


Ex. #2

Esecuzione tipica di una arpeggio diminuito in orizzontale, in sequenza ascendente due note per corda, sempre a pennata alternata.


Ex. #3

Esecuzione tipica di una arpeggio diminuito in orizzontale, in sequenza discendente due note per corda.


Ex. #4

Tipica fuga diminuita di stampo classicheggiante, molto usata nella musica classica e in ambito rock-metal-classico. In questo caso si tratta di suonare una sequenza di tre note su di un tempo di quattro sedicesimi, a scalare sull'arpeggio diminuito. Chiudendo la scalata sulla nota C si conferma la tonalità medesima per tutta la sequenza di note. Questo perchè se ne conferma il centro tonale.


Ex. #5

Arpeggio diminuito basato sulla tecnica dello string skipping. E' possibile dividere la struttura di composizione dell'arpeggio in due gruppi di corde, uno composto da 6a, 4a e 2a corda e l'altro da 5a, 3a e 1a corda. Ovviamente la stessa struttura mantiene inalterata la diteggiatura nelle altre tonalità che compongono l'arpeggio diminuito.


Si conclude così la prima parte di questa sezione dedicata alle scale diminuite (e ai relativi arpeggi). Nella seconda parte, che troverete on-line tra qualche settimana, vedremo di approfondire lo studio delle scale diminuite sotto un profilo armonico, analizzando la struttura delle stesse in merito ad uno o più accordi, e soprattutto relazionandole a vari generi musicali.

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