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Trattando l'argomento bicordi, analizzato nella pagina precedente, abbiamo
potuto vedere come questi siano alla base della ritmica blues, grazie anche al fatto che i bicordi stessi servono
ad elaborare i riff, responsabili di gran parte dell'accompagnamento blues. Proseguendo appunto questo discorso, iniziato
con il bicordo di quinta e di sesta, passiamo a verificare come basta aggiungere un'altra nota, cioè la settima bemolle, per
enfatizzare ulteriormente l'armonia bluesy. La settima bemolle è contenuta nella scala misolidia ed è caratteristica proprio
del modo misolidio stesso. Di conseguenza ne è plausibile l'utilizzo all'interno del riff blues.
Come esempio di analisi è preferibile utilizzare la tonalità di A, in quanto vedremo di sfruttare le diteggiature
con le corde a vuoto, sicuramente più agevoli rispetto alle diteggiature standard, che comunque analizzeremo subito dopo.
Un blues in tonalità di A, come ormai noto, sfrutta tre accordi base, il A7, il D7 e il E7. Utilizzando i bicordi potremo
sfruttare le toniche sulle corde a vuoto, diteggiando le altre note con la classica posizione a quattro tasti della mano sinistra.
Nel bicordo di A suoneremo a vuoto la quinta corda, nel bicordo di D la quarta e nel bicordo di E la sesta.
Osservatene gli esempi nel grafico sottostante.

Ovviamente, a livello armonico, le caratteristiche si mantengono invariate relativamente ad ogni tonalità. Ora possiamo
trasportare il tutto all'interno del chorus blues, ottenendo la ritmica di accompagnamento che potete vedere sotto
e che potete, come al solito, ascoltare come base midi.

Suonando nelle altre tonalità non useremo le corde a vuoto e troveremo le diteggiature più complicate rispetto
a quelle appena viste. Infatti l'estensione delle dita sulla tastiera comporta una buona agilità delle dita stesse, a causa del
salto che dovrà esserci tra indice e mignolo. Conviene, per le prime volte, utilizzare diteggiature su posizioni alte. Proviamo
la tonalità di C sfruttando le diteggiature in ottava e decima posizione. La base midi è sempre d'aiuto.

Arrivati a questo punto conviene sfruttare le nozioni acquisite per assimilare una buona dose di blues, utilizzando anche i riff che potete
vedere negli esempi sottostanti. Questi sono in un unica tonalità, ma dovrebbero essere sfruttati il più possibile all'interno di blues
in più tonalità, allo scopo di apprenderne tutte le possibili varianti. Per fare un esempio, potete suonare l'es.1 sull'accordo tonale, l'es.2
sull'accordo di quarta, l'esempio 3 sull'accordo di quinta, per poi variarne le disposizioni. Il "compito" è completamente personalizzabile
e utilissimo ai fini didattici.
Come al solito gli ottavi sono terzinati. Notate anche la presenza delle terzine negli esercizi 3 e 4, che servono a dare un po' di variazione alla
ritmica.
Nella pagina successiva passeremo all'analisi melodica, in modo da affrontare le prime forme di improvvisazione
blues.
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