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Arpeggi in sweep picking
Negli esercizi a seguire vengono affrontate varie diteggiature paragonabili agli accordi.
Infatti, ad una prima analisi delle note che compongono ogni sequenza, potrebbe sembrare
che si stia "sweppando" un accordo. Effettivamente le note fanno parte proprio di un accordo.
Se da un punto di vista è bene identificare sempre le note che stiamo suonando, bisogna anche dire
che queste sono comunque note singole, di carattere melodico. Un accordo, per essere definito tale,
deve essere formato da un gruppo di note sovrapposte e simultanee.
Come al solito, trasprtate le diteggiature su tutta la tastiera, in modo da prendere confidenza con le
diteggiature in qualunque punto esse si trovino. Prestate attenzione al fatto che questi esempi che vedremo
ora non vengono trasporatati sulle altre corde in quanto creano delle diteggiature fini a se stesse, e perciò relative
ad un particolare accordo. Valgono sempre le regole relative al tempo di esecuzione.
Per comodità, ogni esempio parte sempre dalla tonica, cioè dalla nota che identifica la tonalità, in modo da poter
poi trasportare in altre posizioni la stessa diteggiatura con lo scopo di suonare in altre tonalità, identificate sempre dalla posizione
della nota tonica sulla tastiera. Per fare un esempio, nel esercizio #1 che vedete subito sotto, la prima nota che suonerete è la nota D
(quinta corda, quinto tasto), e quindi l'arpeggio che viene ad essere sviluppato è una arpeggio in D maggiore. Se spostassimo la diteggiatura in
settima posizione, automaticamente il mignolo che preme la nota di partenza si troverà sempre sulla quinta corda, ma al decimo tasto, e cioè sulla
nota G. Di conseguenza risulta un arpeggio in G maggiore.
Ex. #10 - maggiore -

Ex. #11 - minore -

Ex. #12 - maggiore -

Ex. #13 - minore -

Ex. #14 - maggiore -

Ex. #15 - minore -

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