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Il fraseggio blues
Possiamo a questo punto iniziare ad analizzare il fraseggio vero e proprio, spiegandone inanzitutto il termine.
Per fraseggio si intende un sistema, un modo di suonare che assume caratteristiche di interpretazione personale
tipiche di un certo tipo di genere musicale, qualunque esso sia. Di conseguenza è plausibile identificare il fraseggio
anche nel modo tipico di suonare del musicista, identificabile a volte come uno stile vero e proprio. Solitamente il termine
fraseggio viene accostato all'esecuzione solistica del musicista, in pratica l'assolo all'interno di una brano, anche se, comunque,
è più logico identificarlo con il termine di esecuzione tematica a note singole
Nel nostro specifico caso dovremo affrontare questo argomento rispetto all'esecuzione di un fraseggio blues, analizzandone le singole
parti attraverso l'uso di esempi pratici, visti per ora sulla scala pentatonica minore. Ricordo anche l'utilizzo degli ottavi terzinati.
Es. #1
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Nel primo esempio, suonato sul box 2 in quinta posizione, partiamo con il bending della nota D che sale
di un tono fino alla nota E. Il valore tonale di questa nota è relativa alla precisione con il quale viene effettivamente
tirata la corda. Per chi non ha confidennza con questa tecnica, consiglio di fare un po' di pratica con i bending per ottenere una buona intonazione.
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La divisione ritmica successiva a sedicesimi viene sviluppata su di un fraseggio
discendente che, come si può facimente notare, non mette le note in sequenza continua ma crea una breve linea melodica
basata su frammenti di scala, anche a salti di note in linea verticale. L'ultima nota, cioè il A sulla quarta corda, viene fatta vibrare.
Es. #2
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Alla terzina iniziale viene fatta seguire una coppia di note C ad ottavi (terzinati), che vengono anticipati da una acciaccatura
di un semitono. Si tratta in pratica di suonare la nota C anticipandone il movimento sul tasto precedente (4°) e facendone scivolare
il dito sul tasto effettivo (5°).
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Es. #3
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Uno dei più classici esempi di bending blues, suonato su di un gruppo di tre corde. La divisione ritmica,
in questo caso, è a terzine, ma, come vedremo in altri esempi, può essere utilizzato su qualunque tempo.
Da notare la chiusura del fraseggio sulla coppia di note E e A della seconda e prima corda.
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Es. #4
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La prima coppia di note viene suonata in slide anticipandone con un acciaccatura sul tasto precedente. Fate attenzione anche
al bending presente sulla nota D della terzina, in quanto deve essere eseguito abbastanza rapidamente.
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Es. #5


Il lick è suonato alternando due tipi di ritmica. Nella prima parte le terzine vengono suonate nel box 1 di A minore, spostandosi poi nel box 2 e cambiando anche il
ritmo in sedicesimi. Controllate la diteggiatura, specialmente nel cambio di posizione, con il 1° dito che si sposta dal terzo al quinto tasto, e nel bending finale, suonato
con il 3° dito.
Es. #6


Seppure di semplice concezione, questa scalata a terzine può risultare ostica nell'esecuzione della pennata. Fate quindi attenzione a mantenere
una pennata alternata costante, evitando gli accenti per rendere più fluida l'esecuzione.
Es. #7
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Due terzine che risolvono su di un bending finale ognuna. Il 3° dito esegue il bending sulla nota G all'ottavo tasto della seconda corda, mentre il 1° dito
esegue un bending sul 5° tasto, terza corda. Il segno + indica un bending appena accennato: in pratica, la nota viene innalzata di mezzo semitono. Questa
caratteristica è definita blue note.
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Es. #8
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L'utilizzo delle doppie note ha un'ottima resa sonora. In questo caso prestate attenzione anche al fatto che dovrete lavorare con una acciaccatura in slide
su doppianota. Inoltre fate attenzione alla serie di hammer-on e pull-off a terzine di sedicesimi, che precludono alla nota A finale, ottenuta sempre con una acciaccatura
di sue tasti.
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Es. #9
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Meno usuale, ma non per questo meno interessante, l'utilizzo del box 1 rapportato all'uso delle dita come
indicato. Consigliabile suonare a pennata rigorosamente alternata. Nella pagina seguente
troverete altri esempi di fraseggio sempre sulla pentatonica minore.
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